![]() L'Europa nel Condominio L'amministratore di condominio è l'organo esecutivo del condominio. In quali paesi è presente? Con che requisiti esercita il volere dell'assemblea dei comunisti? L'amministratore di condominio esercita in Francia (Syndic) grazie ad una licenza rilasciata dal Prefetto competente per zona ed ha validità decennale. Questa licenza da la possibilità di essere anche venditore immobiliare. L'assemblea condominiale decide sulle scelte di gestione, nomina l'amministratore e il collegio sindacale, questi assiste e controlla l'operato dell'amministratore di condominio. In Germania le spese si pagano a scadenza mensile e vengono divise in spese fredde e calde. Tra le spese frede vengono annoverate l'ascensore, l'elettricità, il guardiano, il portinaio, e tutte le spese degli impianti comuni. Se deliberato, anche, il fondo di ammortamento. Le spese calde includono gli impianti di riscaldamento e l'acqua calda sanitaria (un po' come in alcuni condominii costruiti negli anni '50 a Torino). Nel Regno Unito, la gestione degli immobili di grandi dimensioni è affidata a professionisti specializzati, chiamati Managing Agent. Nel nostro paese non è obbligatoria l'iscrizione ad un "albo" degli amministratori di condominio, ma solo libere associazioni sindacali di categoria. Tuttavia non esistendo una corporazione statale riconosciuta, queste istituzioni (quali Anammi, Anaci, Confamministrare e via di seguito) non hanno potere di revocare il titolo di amministratore e la revoca è operabile solo dal giudice in determinati casi. In Spagna, l'amministratore di condominio è una libera professione riconosciuta e normata. I compiti sono del tutto simili alla figura italiana, come l'amministrazione dei patrimoni immobiliari, riparte le spese tra i condomini, riscuote le quote, paga i fornitori e cura la manutenzione ordinaria dell'edificio. Controlla l'assicurazione, i dipendenti e i fornitori, tiene i rapporti con la pubblica amministrazione. Per poter esercitare si deve essere iscritti all'albo nazionale, che prende il nome di Colegiación Obligatoria. Le spinte sulle liberalizzazioni hanno porteranno, in futuro, ad una abolizione di questa corporazione associativa di professionisti.
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AutoreLuca MECCA Archivi
Febbraio 2019
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